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Cedolare secca: addio all’aliquota agevolata del 21% dal 2026

22 Ottobre 2025
Cedolare secca: addio all’aliquota agevolata del 21% dal 2026

Il Disegno di Legge di Bilancio 2026, approvato dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre 2025, introduce importanti novità sulla cedolare secca, che verrà uniformata a un’unica aliquota del 26% a decorrere dal 1° gennaio 2026. La misura mira a semplificare il sistema di tassazione dei redditi da locazione e ad allineare il prelievo a quello delle rendite finanziarie.

La norma sopprime la riduzione - introdotta lo scorso anno dall’art. 1, comma 63, della Legge n. 213/2023 (“Legge di Bilancio 2024”) - della cedolare secca al 21% per uno degli immobili locati. La cedolare secca resta quindi al 26% per tutti gli immobili (entro il massimo di quattro) concessi in locazione breve.

Dal punto di vista applicativo, l’aliquota del 26% sarà in vigore per i redditi percepiti dal 2026, con aggiornamento dei modelli dichiarativi e adeguamento del software di registrazione telematica RLI entro il primo trimestre 2026.

Con riferimento alla decorrenza della nuova disposizione (1° gennaio 2026) dovrebbero potersi richiamare i chiarimenti della circolare n. 10/E/2024 relativi alla modifica analoga introdotta con la Legge di Bilancio 2025, ossia: l’imposta sostitutiva nella misura unica del 26% si ritiene dovuta relativamente ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve maturati pro rata temporis in base all’art. 26 del TUIR, a partire dal 1° gennaio 2026, indipendentemente dalla data di stipula dei predetti contratti e dalla percezione dei canoni”.

La razionalizzazione del regime della cedolare rientra nella più ampia strategia di riordino delle imposte sostitutive sui redditi di capitale e da beni immobili, delineata nel quadro della riforma fiscale 2026, con l’obiettivo di semplificare la tassazione patrimoniale e ampliare la base imponibile delle entrate tributarie. Si segnala infine, che sale dal 21% al 26% l’aliquota per chi esercita attività di intermediazione immobiliare, nonché quelli che gestiscono portali telematici con decorrenza in questo caso posticipata al 1° febbraio 2026.

Testo DdL Manovra 2026

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Questo documento fa parte del FocusManovra 2026