Durante la conferenza stampa seguita al Consiglio dei Ministri del 17 ottobre 2025 , la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato una misura destinata a incidere in modo significativo sull’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE): l’esclusione della prima casa dal calcolo del valore patrimoniale entro un determinato limite di valore catastale.
“La prima casa è sacra” - “Escludiamo dal calcolo ISEE la prima casa con il limite del valore catastale. La prima casa è sacra e cerchiamo di applicare questo principio”, ha dichiarato Meloni, spiegando che la misura nasce con l’intento di tutelare le famiglie e riconoscere un valore sociale all’abitazione principale.
Il provvedimento sarà incluso nella Legge di Bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei Ministri e presentata a Palazzo Chigi. L’obiettivo dichiarato è favorire la natalità e alleggerire la pressione economica sulle famiglie proprietarie che non dispongono di altri patrimoni.
Effetti sull’ISEE e sui benefici fiscali - Attualmente il valore ai fini ISEE considera anche la casa di abitazione, detraendo solo una franchigia fino a circa 52.000 euro di valore IMU. Con la riforma, il valore della prima casa verrebbe escluso integralmente o parzialmente, a seconda del tetto catastale che sarà stabilito nei decreti attuativi del MEF. L’impatto sarà rilevante: un ISEE più basso comporterà maggiore accesso a contributi e bonus sociali, come l’assegno unico, le agevolazioni universitarie e i sostegni per l’affitto o la bolletta.
Una misura per la famiglia - La premier ha collegato la novità alla strategia complessiva della Manovra 2026, che destina 1,6 miliardi di euro aggiuntivi alle famiglie e aumenta da 40 a 60 euro mensili il bonus per le mamme lavoratrici. L’intento politico è chiaro: rendere l’abitazione principale “un bene di vita quotidiana e non di rendita” e alleggerire la posizione fiscale dei nuclei medi e monoreddito.
Attesa per i dettagli tecnici - Per ora, il Governo non ha ancora precisato quale sarà il limite del valore catastale oltre il quale l’immobile tornerà a essere considerato nel calcolo dell’ISEE. È probabile che il valore soglia venga fissato in relazione alla consistenza immobiliare media delle abitazioni principali nelle diverse aree del Paese. La misura entrerà in vigore con il DPCM attuativo previsto nei primi mesi del 2026, dopo il via libera parlamentare alla Legge di Bilancio.
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