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Detrazioni per familiari a carico: dietrofront del Governo con il correttivo sull’IRPEF

17 Luglio 2025
Detrazioni per familiari a carico: dietrofront del Governo con il correttivo sull’IRPEF

Con l’art. 1 dello schema di D.Lgs. correttivo delle norme di attuazione della riforma fiscale, approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri lo scorso 14 luglio 2025, l’esecutivo modifica nuovamente la disciplina sulle detrazioni per carichi di famiglia di cui all’art. 12 del TUIR: torna a essere garantito il diritto a fruire delle detrazioni e deduzioni in relazione alle spese sostenute per fratelli, sorelle, nipoti o suoceri.

Dal 1° gennaio 2025, per effetto delle previsioni della Legge di Bilancio 2025 (si vedano i chiarimenti della circolare A.d.E. 4/E/2025) è di fatto venuta meno la possibilità di beneficiare delle detrazioni per i carichi di famiglia in relazione agli altri familiari a carico diversi dagli ascendenti (genitori e nonni).

Lo schema di Decreto correttivo interviene con nuove modifiche:

  • in attuazione del criterio di delega, contenuto nell’art. 5, comma 1, lettera a), n. 1), punto 1.1), della Legge n. 111/2023, che prevede la revisione e la graduale riduzione dell’IRPEF attraverso il riordino anche delle detrazioni dall’imposta lorda,
  • tenendo conto delle loro finalità, con particolare riguardo alla composizione del nucleo familiare, in particolare di quelli in cui sia presente una persona con disabilità.

Con le modifiche si provvede a sostituire il comma 4-ter dell’art. 12 TUIR prevedendo che le disposizioni fiscali che fanno riferimento alle persone indicate nella norma si devono applicare considerando, fra i beneficiari, i seguenti familiari:

  • il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
  • i figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi, affiliati o affidati, e i figli conviventi del coniuge deceduto;
  • le altre persone elencate nell’art. 433 cod. civ. che convivono con il contribuente o percepiscono assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

Ciò significa che le novità non avranno effetti solo sulle detrazioni IRPEF richieste in dichiarazione, ma anche ad esempio in materia di fringe benefit e welfare aziendale.

Tali soggetti vanno considerati anche se, in taluni casi, non è più prevista, a loro favore, una detrazione per carichi di famiglia.

Ad esempio:

  • figli di età fino a 21 anni (detrazione soppressa con l’art. 10, comma 4, D.Lgs. 29 dicembre 2021, n. 230);
  • figli di età superiore a 30 anni (detrazione soppressa con l’art. 1, comma 11, lettera a, Legge 30 dicembre 2024, n. 207);
  • fratelli e sorelle conviventi (detrazione soppressa con l’art. 1, comma 11, lettera a, Legge 30 dicembre 2024, n. 207).

Inoltre, viene puntualizzato che se una disposizione fiscale prevede un beneficio a favore dei familiari per i quali ricorrono anche le condizioni previste dal comma 2 dell’art. 12 TUIR, ovvero se si fa genericamente riferimento ai familiari fiscalmente a carico, si devono considerare fra i beneficiari i soggetti sopra elencati che possiedono un reddito complessivo non superiore ai limiti indicati dalla norma vale a dire:

  • in linea generale: 2.840,51 euro,
  • elevato a 4.000 euro: per i soli figli di età non superiore a 24 anni.

Viene così meno l’effetto indotto dal taglio alle detrazioni previsto dalla Manovra, con decorrenza già a partire dal periodo d’imposta 2025.

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