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Forfetari e dichiarazione precompilata 2025: novità e limiti

14 Maggio 2025
Forfetari e dichiarazione precompilata 2025: novità e limiti

La dichiarazione dei redditi precompilata per i contribuenti in regime forfetario entra nel vivo nel 2025 con alcune importanti novità, ma anche con limiti strutturali che rendono centrale il supporto dei software gestionali e la verifica attenta dei dati.

La dichiarazione precompilata rappresenta un passo avanti per la semplificazione fiscale dei forfetari, ma non elimina la necessità di un controllo puntuale e della verifica dei dati. L’utilizzo sinergico di software gestionali e delle informazioni dell’Agenzia delle Entrate è, oggi, la strategia più efficace per una dichiarazione corretta e senza rischi di contestazioni.

Le novità della precompilata per i forfetari - A partire dal 2024, la dichiarazione dei redditi precompilata (modello Redditi PF) viene estesa anche ai titolari di partita IVA in regime forfetario. Una delle principali novità della stagione dichiarativa 2025 è l’inclusione, nella sezione III del quadro LM, dei componenti positivi di reddito desunti dalle fatture elettroniche e dai corrispettivi telematici, trasmessi tramite il Sistema di Interscambio (SdI). Questo aggiornamento si è reso necessario dopo l’abolizione dell’obbligo di invio della certificazione unica (CU) da parte dei sostituti d’imposta per i forfetari, che in passato permetteva all’Agenzia delle Entrate di individuare con precisione i compensi effettivamente percepiti dai professionisti.

Il criterio di cassa e le presunzioni della precompilata - Nonostante la raccolta dei dati da fatture elettroniche e corrispettivi, il regime forfetario continua a essere soggetto al criterio di cassa: il reddito si determina in base ai compensi effettivamente incassati, non semplicemente emessi. Tuttavia, nella precompilata 2025, tutte le fatture e i corrispettivi sono presunti come incassati alla data di emissione del documento fiscale, poiché l’Agenzia delle Entrate non può conoscere la reale data di incasso. Questo significa che il dato fornito dalla precompilata è solo indicativo: il contribuente dovrà verificare e, se necessario, correggere i valori, includendo solo le fatture effettivamente incassate nell’anno d’imposta e integrando quelle emesse in anni precedenti ma incassate nell’anno corrente.

Compilazione e criticità operative - Rispetto allo scorso anno, nel rigo LM45 vengono ora riportati anche gli acconti versati per l’imposta sostitutiva. I contributi previdenziali, invece, continuano a essere inseriti nel rigo RP21 e non direttamente nel quadro LM35, rendendo necessario uno spostamento manuale da parte del contribuente. al gestionale o ricevere i dati esportati in formato standard.

Questo documento fa parte del FocusDichiarazioni 2025