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L’accantonamento dell’indennità TFM amministratore e i requisiti per la deduzione

30 Aprile 2025
L’accantonamento dell’indennità TFM amministratore e i requisiti per la deduzione

Nella redazione del bilancio 2024 spesso ci si chiede se sia possibile stanziare un FONDO TFM per l’amministratore e se sia possibile dedurlo per competenza e magari dopo anni che non viene stanziato.

Per la deducibilità fiscale dell’accantonamento del Trattamento di Fine Mandato (TFM) degli amministratori, la normativa e la prassi dell’Agenzia delle Entrate richiedono il rispetto di requisiti formali e sostanziali molto stringenti.

Di seguito analizziamo i presupposti effettivi che devono essere rispettati per la deduzione dal bilancio della società.

Presupposti per la deducibilità del TFM

  1. Previsione statutaria o atto assembleare con data certa anteriore
  • Il diritto all’indennità TFM deve risultare da atto di data certa anteriore all’inizio del rapporto di amministratore. Questo può avvenire tramite una clausola nello statuto sociale oppure una delibera assembleare, ma in entrambi i casi l’atto deve avere data certa (ad esempio, tramite registrazione, invio PEC, o altro mezzo che attribuisca data certa).
  • La semplice previsione statutaria è sufficiente solo se la clausola indica anche la misura dell’indennità o parametri oggettivi per determinarla (es. una frazione del compenso annuo).
  • Se la previsione avviene solo al momento della nomina dell’amministratore, non si considera “anteriore all’inizio del rapporto”, e quindi non consente la deducibilità per competenza.
  1. Accantonamento annuale per competenza
  • Una volta rispettato il requisito dell’atto di data certa anteriore, la società può dedurre fiscalmente le quote di TFM accantonate annualmente, secondo il principio di competenza (cioè ogni anno, per la quota maturata).
  • Non è obbligatorio che l’accantonamento inizi dal primo anno di attività dell’amministratore, ma è fondamentale che il diritto al TFM sia stato già istituito con atto di data certa anteriore all’inizio del rapporto. Se si decide di iniziare ad accantonare solo dal quarto anno, la deducibilità per competenza sarà valida solo per le annualità successive alla delibera/atto di data certa anteriore all’inizio del rapporto di amministratore (o della sua riconferma, se senza soluzione di continuità).

Cosa succede se manca il requisito della data certa anteriore - Se il diritto al TFM viene attribuito con atto privo di data certa anteriore all’inizio del rapporto (ad esempio, con una delibera adottata durante il mandato o dopo anni di attività), la società non potrà dedurre per competenza gli accantonamenti annuali. In questo caso, la deduzione sarà ammessa solo nell’anno in cui l’indennità verrà effettivamente corrisposta all’amministratore (criterio di cassa). Non è necessario che l’accantonamento inizi dal primo anno di attività dell’amministratore, ma è essenziale che il diritto al TFM sia previsto da atto di data certa anteriore all’inizio del rapporto (o della riconferma senza soluzione di continuità). Se la società decide di iniziare ad accantonare solo dopo alcuni anni, la deducibilità per competenza sarà possibile solo se, al momento della nomina o della riconferma, esisteva già un atto di data certa che attribuiva il diritto al TFM. In caso contrario, la deduzione sarà ammessa solo per cassa, cioè al momento dell’erogazione. È sufficiente che lo statuto preveda il TFM anche se l’accantonamento parte dopo anni, purché la clausola statutaria sia sufficientemente determinata (importo o parametri oggettivi) e abbia data certa anteriore all’inizio del rapporto (o della riconferma senza soluzione di continuità). In tal caso, la società può iniziare ad accantonare in qualsiasi esercizio e dedurre per competenza le quote maturate da quel momento in poi.

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