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Corte Ue: le "comodo" non perdono definitivamente il credito IVA

11 Marzo 2024
Corte Ue: le "comodo" non perdono definitivamente il credito IVA

L’art. 9 della direttiva 2006/112/Ce non consente di negare la qualifica di soggetto passivo, qualora l’importo delle operazioni effettuate, rilevanti ai fini IVA non raggiunge la soglia fissata da una normativa nazionale, la quale soglia corrisponde ai ricavi che possono ragionevolmente attendersi dalle attività patrimoniali di cui tale persona dispone. Conseguentemente, deve ritenersi illegittimo in questi casi, in linea con l’art. 167 della predetta Direttiva, il diniego al diritto di detrarre l’imposta. Lo ha chiarito la Corte di Giustizia Ue con la sentenza C-341/22 del 7 marzo 2024, relativa alla disciplina italiana sulle società di comodo. 

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
La Corte di Giustizia Ue ha stabilito che non è legittimo negare la qualifica di soggetto passivo o il diritto alla detrazione dell'IVA in base alle soglie nazionali.