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Accertamento e riscossione

Concordato preventivo: preoccupano le conseguenze automatiche sui redditi dei soci

21 Febbraio 2024
Concordato preventivo: preoccupano le conseguenze automatiche sui redditi dei soci

In tema di accordo concordatario spaventa l’automatismo che si genera sul reddito dei soci nel caso di esercizio dell’opzione da parte di una società fiscalmente trasparente (società di persone o S.r.l. con opzione ex artt. 115 e 116 TUIR).

Sulla scorta delle disposizioni previste dal decreto attuativo (D.Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13), la definizione preventiva del reddito tassabile nel concordato biennale prevista nell’ambito della legge delega:

  • è formulata direttamente all’impresa in possesso dei requisiti di accesso al regime in argomento;
  • la quale valuta se aderirvi o meno.

Nel dettaglio, la proposta è elaborata dall’Agenzia delle entrate sulla base dei dati dichiarati dal contribuente entro il decimo giorno precedente il termine per il versamento del saldo dell’imposta sui redditi e dell’IRAP. Allo scopo di elaborare la proposta, l’Agenzia utilizza:

  • le informazioni già nella disponibilità dell’Amministrazione finanziaria, limitando l’introduzione di nuovi oneri dichiarativi;
  • gli ulteriori dati disponibili nelle banche dati nella disponibilità dell’Amministrazione finanziaria e di altri soggetti pubblici.

L’Agenzia elabora e comunica la proposta entro il quinto giorno successivo a quello di invio da parte del contribuente dei dati. Il contribuente può aderire alla proposta di concordato preventivo biennale fino alla scadenza del termine di versamento delle imposte. La proposta di concordato è elaborata dall’Agenzia delle entrate tenuto conto dei dati dichiarati dal contribuente entro il decimo giorno precedente il termine per il versamento del saldo dell’imposta sui redditi e dell’IRAP.

Entro il termine per il versamento del saldo delle imposte sui redditi e dell’IRAP, come anticipato, il contribuente può aderire alla proposta; tale termine, per il primo anno di applicazione del concordato, è posticipato di un mese. Se la società è un soggetto fiscalmente trasparente, tuttavia, l’eventuale sì alla proposta concordataria riverbera effetti automatici anche sul reddito dei relativi soci: circostanza non banale e che spaventa non poco.

Appare evidente che:

  • nessuna lamentela potrà sorgere nel caso in cui ex post il socio si trovi ad assoggettare a tassazione un reddito che si riveli inferiore a quello effettivo
  • ma, in caso contrario (reddito effettivo < reddito accettato con la proposta di concordato) potrebbero esserci tutti i presupposti per un’azione di responsabilità verso il decisore.

È bene, pertanto, che chi rappresenta la società si cauteli opportunamente in fase di valutazione dell’opportunità di aderire o meno alla proposta di concordato al fine di prevenire azioni ex post e relativi contenziosi.

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Questo documento fa parte del FocusConcordato preventivo biennale