La nota piattaforma di affitti brevi fa “pace” con il Fisco italiano. Per effetto dell’accordo stipulato con l’Agenzia delle entrate, Airbnb verserà all’erario 576 milioni di euro in relazione agli anni dal 2017 al 2021 per chiudere il contenzioso in corso, di cui 174 milioni a titolo di sanzioni amministrative per le violazioni commesse e 49 milioni di interessi. L’annuncio arriva dall’Agenzia delle entrate dopo la firma da parte di Airbnb dell’accertamento con adesione per chiudere i rilievi relativi alle indagini fiscali condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano.
In questi giorni gli host si stanno vedendo recapitare quindi apposita comunicazione nella quale Airbnb informa che non cercherà di recuperare dagli stessi le ritenute fiscali per questo periodo. L’accordo stipulato, infatti, non comprende gli anni fiscali 2022 e 2023 e i termini per pagare le imposte sul reddito 2022 (e presentare la relativa dichiarazione) sono scaduti.
Gli host che non lo abbiano già fatto, si legge nella comunicazione, sono quindi invitati a rivolgersi al proprio professionista di fiducia per valutare l’opportunità di ricorrere al ravvedimento operoso entro il prossimo 28 febbraio 2024 per beneficiare della riduzione delle sanzioni.
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