Il 2024 si profila un anno sempre più complicato per i gestori di immobili destinati alla locazione breve e turistica. Oltre alla stretta sulla cedolare secca, con aumento di 5 punti percentuali di tassazione a partire dal secondo immobile locato, sono in arrivo infatti nuovi adempimenti particolarmente stringenti tra cui l’adozione del nuovo codice unico nazionale per gli affitti brevi (CIN) e l’installazione di rilevatori di fumo ed altri sistemi per la prevenzione degli incendi su tutti gli immobili locati.
Nel dettaglio, per effetto di un emendamento al decreto Anticipi – presentato da tre relatori (Claudio Borghi (LSP-PSd’Az), Dario Damiani (FI-BP-PPE) e Vita Maria Nocco (FdI) – si introduce:
Chi non rispetta i nuovi obblighi si espone a forti sanzioni. Nel caso non si sia provvisti del CIN, la sanzione va da 800 a 8.000 euro. La mancata esposizione del CIN è punita con sanzioni da 500 a 5.000 euro, mentre la multa può arrivare sino a 10.000 euro, invece, per chi non denuncia l’esercizio di attività imprenditoriale legata agli affitti brevi.
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