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Dichiarazioni e modelli

Anomalie ISA per l’apporto di soci e collaboratori

4 Agosto 2023
Anomalie ISA per l’apporto di soci e collaboratori

Gli ISA sono il risultato della media semplice di due indicatori elementari di affidabilità e di anomalia. I primi valutano l’attendibilità di relazioni e rapporti tra grandezze di natura contabile e strutturale tipici per il settore e/o per il modello organizzativo di riferimento, mentre i secondi sono riferibili a situazioni di normalità/coerenza del profilo contabile e gestionale che presentano carattere “anomalo” rispetto al settore e/o al modello organizzativo di riferimento.

Gli indicatori elementari di affidabilità, si attivano in ogni caso in sede di calcolo da parte del software ed esprimono un voto da 1 a 10, mentre gli indicatori elementari di anomalia scattano solo in presenza di disallineamenti rispetto a particolari variabili e possono esprimere un voto da 1 a 5.

Focalizzando l’attenzione su tale ambito, uno degli indicatori che più di frequente ci si trova a dover attenzionare riguarda l’“analisi dell’apporto di lavoro delle figure non dipendenti” che monitora proprio la corretta compilazione dell’apporto di lavoro delle figure non dipendenti.

Nel quadro A è infatti, necessario indicare solo il personale effettivamente addetto all’ attività presente al termine del periodo d’imposta cui si riferisce il modello:

  1. (righi da A01 a A05) nella quale va indicato il numero delle giornate retribuite per il personale dipendente e il numero di collaboratori coordinati continuativi occupati nell’ impresa;
  2. (righi da A06 ad A11) dove, invece, vanno segnalati essenzialmente i soci amministratori (numero) e non, che prestano la loro opera nell’ impresa, così come i collaboratori/familiari che sono impiegati stabilmente nell’attività.

In riferimento a ciascun addetto non dipendente (lett. b) e a seconda della natura giuridica dell’impresa di appartenenza, viene definito, con riferimento alla quasi generalità degli ISA, un valore percentuale minimo di apporto di lavoro per addetto differenziato per numero di addetti per figura di addetto non dipendente. Detto in altri termini, più sono gli addetti e più il Fisco si attende reddito imponibile, ovviamente secondo coefficienti di ponderazione differenziati a seconda della fattispecie.

Se il contribuente sottovaluta l’apporto di lavoro da parte di questi addetti, l’indice scatta producendo per altro un drastico taglio del voto in pagella assegnato al contribuente.

Un caso particolare non adeguatamente considerato dagli indici riguarda tuttavia l’apporto dei soci. Ad esempio, nel caso in cui due soci-amministratori che partecipano in egual misura (50%), in due società distinta Alfa e Gamma Sas, l’apporto minimo da indicare nel quadro A di entrambe le società sarà pari al 150% senza che sia possibile discriminare, a sistema, rispetto all’impegno che per ovvie ragioni sarà diviso tra le due società da parte di ciascun socio. In questo caso, il malfunzionamento dell’alert, che molto spesso si andrà a generare, è implicito ma purtroppo non risolvibile in sede di compilazione. L’unica soluzione è quella di dettagliare nelle annotazioni in calce al modello che l’attività del socio amministratore non è per forza di cose prevalente e quindi confidare nel buon senso, ex post in sede di eventuale controllo, posto che la nota non elimina l’anomalia ma si limita di fatto ad anticipare un eventuale contraddittorio.