Irpef. Meno tasse per dipendenti e pensionati

Riforma fiscale con Irpef a tre aliquote e ampliamento del primo scaglione reddituale. Sembrerebbero queste le intenzioni del Governo stando alle dichiarazioni del vice ministro dell'Economia Maurizio Leo. L’obiettivo è quello di ridurre la pressione fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati.
L’intervento sulle aliquote Irpef era iniziato già ad opera della Legge n. 234/2021, con la quale sono state fissate le seguenti aliquote:
- 23% – fino a 15.000 euro;
- 25% – oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro;
- 35% – oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
- 43% – oltre 50.000 euro.
Le precedenti aliquote erano così individuate:
- 23% – per i redditi fino a 15.000 euro;
- 27% – oltre i 15.000 euro e fino a 28.000 euro;
- 38% – oltre i 28.000 euro e fino a 55.000 euro;
- 41% – oltre 55.000 euro e fino a 75.000 euro;
- 43% – oltre 75.000 euro.
Con la riforma fiscale, le aliquote potrebbero diventare tre: 23%; 33%; 43%.
Il primo scaglione reddituale che sconta il 23% di Irpef per i redditi fino a 15.000 euro potrebbe essere ampliato; in tal modo, ne beneficerebbero soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati.
Lo stesso ministro conferma la continuazione del percorso per arrivare all’eliminazione dell’Irap sulla scia di quanto previsto dalla Legge di bilancio 2022.
Infatti, l’art. 1, comma 8, della Legge n. 234/2021 prevede che, a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 1° gennaio 2022, le persone fisiche esercenti attività commerciali ovvero arti o professioni non sono più tenute al pagamento dell’imposta regionale sulle attività produttive.
L’esclusione dal tributo si estende a tutte le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti e professioni, a prescindere dalla sussistenza o meno dell’autonoma organizzazione (vedi interrogazione parlamentare – Risposta n. 5-07710 del 16 marzo 2022).
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