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Tax credit energia e gas 2022: cosa si rischia in caso di mancato invio entro il 16 marzo

15 Marzo 2023
Tax credit energia e gas 2022: cosa si rischia in caso di mancato invio entro il 16 marzo

La comunicazione per il tax credit energia elettrica e gas deve essere inviata entro il 16 marzo 2023 a pena di decadenza dal diritto alla fruizione del credito residuo: il mancato invio di una valida comunicazione determina infatti l’impossibilità di utilizzare il credito in compensazione ai sensi del D.Lgs. 9 luglio 1997, n. 241 (modello F24), a decorrere dal 17 marzo 2023. In alcuni casi, tuttavia, lo scarto del modello può essere regolarizzato via PEC anche dopo la scadenza.

Secondo quanto chiarito da una FAQ delle Entrate pubblicata lo scorso 10 marzo è possibile sanare, anche oltre la scadenza prevista, lo scarto della comunicazione dovuto a una delle seguenti motivazioni:

Quando è possibile regolarizzare lo scarto:

1

La comunicazione è stata presentata da un’impresa che ha un codice ATECO principale non coerente con la tipologia del credito maturato (ma il codice ATECO secondario è pertinente)

2

L’impresa che ha presentato l’istanza non era attiva nel 2022, ma ha diritto alla fruizione del credito per averlo acquisito, a seguito di un’operazione straordinaria, dall’impresa che lo ha maturato nel 2022

3

Il soggetto beneficiario del credito non è titolare di partita Iva attiva, in quanto localizzato nei Comuni di Livigno e Campione d’Italia

In tali eventualità, in presenza di tutti i presupposti per beneficiare dell’agevolazione, la comunicazione deve essere trasmessa tramite PEC all’indirizzo cop.Cagliari@pce.agenziaentrate.it, anche successivamente al 16 marzo 2023, compilando lo stesso modello approvato con il Provv. n. 56785 del 1° marzo 2023.

In tutti gli altri casi, la sanzione per la comunicazione scartata si considera omessa con conseguente perdita della possibilità di utilizzo del credito residuo alla data del 16 marzo.