Con la Risposta all’istanza di interpello 13 novembre 2019, n. 484, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito all’ammissibilità al regime forfettario dei contratti “misti”, che sussistono qualora in capo alla stessa persona vengano attivati un rapporto di lavoro subordinato part-time a tempo indeterminato e, contestualmente, uno - parallelo e distinto - di lavoro autonomo (nella fattispecie, consulente finanziario).
In particolare, nel citato documento di prassi è stato sottolineato che - con riferimento ai “contratti misti” stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2019 (data di entrata in vigore dell’ultima legge di Bilancio) - laddove non sia ravvisabile un preesistente rapporto di lavoro dipendente e l’utilizzo del “contratto misto” non comporti artificiose trasformazioni di lavoro dipendente in attività di lavoro autonomo, non si ravvisano cause ostative all’accesso al regime forfettario.
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