Scaduto il termine del 30 aprile per la presentazione della domanda di accesso alla rottamazione-ter (disciplinata dal D.L. n. 119/2018 ) e al “saldo e stralcio”, previsto dalla legge di Bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n. 145), il Governo starebbe lavorando alla riapertura dei termini e ad un ampliamento della sanatoria.
Lo ha ribadito nuovamente il vicepremier, Matteo Salvini, annunciando che la nuova versione della rottamazione potrebbe essere introdotta attraverso un emendamento al decreto “Crescita” (D.L. 30 aprile 2019 n. 34), pubblicato in Gazzetta Ufficiale e che ora passerà al vaglio di Camera e Senato per la conversione in legge.
Il differimento del termine, almeno fino al prossimo 31 maggio, era stato chiesto a gran voce nei giorni scorsi dai rappresentanti delle diverse categorie di professionisti, commercialisti e consulenti del lavoro in particolare, soprattutto a causa del malfunzionamento della piattaforma online per le domande di adesione e la coincidenza della scadenza con la chiusura degli Uffici pubblici e degli studi professionali a causa delle festività pasquali e del "ponte" tra 25 aprile e il 1° maggio.
Per tali ragioni ed anche in considerazione del successo riscosso dalla sanatoria – hanno evidenziato il sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci e il viceministro Massimo Garavaglia – “nello spirito della pace fiscale abbiamo proposto al Ministro Tria la riapertura dei termini”.
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