
Ultimi due mesi senza possibilità di effettuare operazioni straordinarie per chi ha aderito lo scorso anno al concordato preventivo biennale (Cpb): dal 1° gennaio 2026 via libera a scissioni, fusioni e conferimenti d'azienda senza il rischio di perdere il patto fiscale. Chi ha optato per il Cpb lo scorso anno si è infatti legato al patto con l'agenzia delle entrate per il biennio 2024-2025 ad partire dal prossimo 1 gennaio non dovrà più preoccuparsi di monitorare le cause di decadenza o cessazione dall'accordo essendone esauriti gli effetti.

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