Nessuna limitazione ai poteri di controllo dell'Agenzia delle entrate sui contribuenti che hanno aderito al concordato preventivo biennale (Cpb). I controlli potranno essere eseguiti sia con riferimento alle imposte oggetto dell'accordo, sia con riferimento agli altri tributi come, per esempio, l'imposta sul valore aggiunto. Questo ciò che emerge dalla lettura dell'apposito paragrafo (§ 4.3) della direttiva n. 50/2025, avente ad oggetto gli indirizzi operativi per il 2025, emanati dal settore coordinamento e programmazione dell'Agenzia delle entrate.
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