Il nuovo ravvedimento speciale introdotto per i soggetti che hanno aderito al concordato preventivo biennale (CPB) per il biennio 2025-2026 offre l'opportunità di regolarizzare le annualità d'imposta dal 2019 al 2023, che sono ancora aperte a possibili accertamenti fiscali. Aderendo, si potrà beneficiare di uno "scudo" che preclude all'Amministrazione finanziaria la possibilità di effettuare determinate tipologie di accertamenti analitici e induttivi su imposte sui redditi e IRAP per gli anni sanati. L'adesione avviene tramite il versamento di un'imposta sostitutiva entro il 15 marzo 2026, con la possibilità di rateizzare il dovuto. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli che la protezione offerta non è totale. Alcune tipologie di controlli, come gli accertamenti sintetici o quelli relativi a crediti d'imposta, restano possibili.
La perdita dei requisiti per il concordato preventivo biennale comporterebbe inoltre la decadenza dai benefici della sanatoria.
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