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La rivalutazione dei beni d'impresa

La rivalutazione dei beni d'impresa - 3. Effetti fiscali e civilistici della rivalutazione

di Mauro Longo | 11 Dicembre 2024
La rivalutazione dei beni d'impresa - 3. Effetti fiscali e civilistici della rivalutazione

Ai fini civilistici, in deroga all'art. 2426 c.c., che impone quale criterio di valutazione delle immobilizzazioni quello del costo di acquisto o di produzione, è consentito attribuire ai beni oggetto di rivalutazione un nuovo valore, che deve rispettare il limite del valore economico.
Secondo quanto stabilito dall'art. 11, comma 2, della legge 21 novembre 2000, n. 342, tale limite massimo comporta che i valori di bilancio dei beni rivalutati non possono essere superiori a quelli attribuiti ai beni in base alla consistenza, alla capacità produttiva, all'effettiva possibilità di utilizzazione economica dell'impresa, oppure in base ai valori correnti di mercato.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il testo tratta della rivalutazione fiscale dei beni, dell'imposta sostitutiva del 3%, delle modalità di versamento e delle conseguenze fiscali. Include anche informazioni su ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze, affrancamento del saldo attivo di rivalutazione e riflessi ai fini ACE.