A seguito dell’obbligo di fatturazione elettronica, il reverse charge interno può essere effettuato secondo le modalità già ritenute idonee in precedenza, ossia predisponendo un altro documento, da allegare al file della fattura in questione, contenente sia i dati necessari per l’integrazione, sia gli estremi della stessa. Dal 1° gennaio 2019, le autofatture per omaggi vanno emesse come fatture elettroniche e inviate al SDI. In tale ipotesi, la fattura elettronica viene inviata al SDI dall’emittente e ricevuta dallo stesso emittente, che nel documento viene indicato sia come cedente/prestatore, che come cessionario/committente. È stata disposta la proroga al 30 giugno 2022, per determinate operazioni, dell’applicazione del reverse charge interno (fra soggetti passivi IVA italiani). Dal 1° gennaio 2016, le sanzioni sull’errata applicazione del meccanismo del reverse charge sono più leggere (attribuendo all’errore natura meramente formale e non più sostanziale).
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