La scheda carburanti è andata definitivamente in pensione dal 1° gennaio 2019 e da quella data tutti gli acquisti di carburanti vengono documentati con fattura elettronica, per la deduzione del costo o per la detrazione dell’IVA e regolati con pagamenti tracciabili.
A fronte dell’aumento delle operazioni di acquisto con mezzi elettronici di pagamento, il legislatore della Legge di Bilancio 2018 ha introdotto alcomma 924, un credito d’imposta per l’esercente dell’impianto di distribuzione, pari al 50% delle commissioni addebitate allo stesso, a fronte dei pagamenti effettuati dai consumatori.
Con il Decreto Crescita si fornisce un’interpretazione della norma introdotta, chiarendo che il credito d’imposta spetta esclusivamente a fronte delle commissioni bancarie relative a cessioni di carburanti e non a fronte di transazioni diverse.
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