Sono redditi d'impresa quelli che derivano dall'esercizio di imprese commerciali.
Per esercizio di imprese commerciali si intende l'esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, delle attività indicate nel codice civile (art. 2195), e delle attività agrarie che eccedono i limiti per essere considerate tali (art. 32, comma 2 , lett. b e c, del D.P.R. n. 917/1986), anche se non organizzate in forma d'impresa.
Sono inoltre considerati redditi d'impresa:
a) i redditi derivanti dall'esercizio di attività organizzate in forma d'impresa dirette alla prestazione di servizi che non rientrano dell’elencazione civilistica (art. 2195 , c.c.);
b) i redditi derivanti dall'attività di sfruttamento di miniere, cave, torbiere, saline, laghi, stagni e altre acque interne;
c) i redditi dei terreni, per la parte derivante dall'esercizio delle attività agricole, pur se nei limiti ivi stabiliti, ove spettino alle società in nome collettivo e in accomandita semplice nonché alle stabili organizzazioni di persone fisiche non residenti esercenti attività di impresa.
Concorrono alla formazione del reddito delle imprese individuali varie componenti. Tra queste le plusvalenze patrimoniali derivanti da cessione delle aziende, salvo che si opti per la tassazione separata. Inoltre, tra i componenti negativi devono annoverarsi le spese per prestazione di lavoro e gli interessi passivi.
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