Le differenze temporanee tra il risultato civilistico e quello fiscale imponibili negli esercizi successivi determinano dei disallineamenti civilistico-fiscali che danno origine alle imposte differite.
Rappresentano le imposte di competenza dell'esercizio, ma che saranno dovute negli esercizi successivi in applicazione della normativa fiscale.
Il conteggio delle imposte differite deve essere effettuato sulla base dell’aliquota fiscale che si prevede sarà applicata nell’esercizio nel quale le differenze temporanee si riverseranno, previste dalla normativa fiscale vigente alla data di riferimento del bilancio (attualmente pari al 24 per cento ai fini IRES e 3,9% ai fini IRAP se rilevanti per tale imposta).
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