Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di giurisprudenza 19 settembre 2025, n. 769

di Fabio Pace | 19 Settembre 2025
Rassegna di giurisprudenza 19 settembre 2025, n. 769

La questione riguarda la necessità o meno, ai fini dell'iscrizione a ruolo, di una preventiva comunicazione.
Nei controlli delle dichiarazioni tributarie, se l'attività dell'Ufficio nasce da una verifica di dati indicati da quest'ultimo e dalle incongruenze dagli stessi risultanti, non implica valutazioni, sicché è legittima l'iscrizione a ruolo della maggiore imposta ex artt. 36-bis del D.P.R. n. 600/1973 e 54-bis del D.P.R. n. 633/1972, non essendo necessario un previo avviso di recupero (Cass., Sez. 6-5, 10 dicembre 2021, n. 39331; Sez. 6-5, 20 dicembre 2017, n. 4360; Cass., Sez. U., 8 settembre 2016, n. 17758).
L'obbligo di notificare la comunicazione di irregolarità prima della cartella sussiste solo se vi sono incertezze su aspetti rilevanti della dichiarazione dei redditi (Cass. ord. 2 ottobre 2023, n. 27724). Infatti, quando dai controlli automatici emerge un risultato diverso da quello indicato in dichiarazione o dai controlli emerge un'imposta o una maggiore imposta, il relativo obbligo imposto all'A.F. non è sanzionato da nullità, poiché si tratta di una forma blanda di partecipazione del contribuente nel procedimento, inidonea a generare un vincolo procedimentale in termini di obbligatoria attivazione del contraddittorio endoprocedimentale.
Nei procedimenti ordinari di liquidazione dei tributi dovuti in base a dichiarazioni, dato l'elevato grado di attendibilità delle irregolarità riscontrabili, lo svolgimento di un effettivo contraddittorio fra Ufficio e contribuente non rappresenta una fase indispensabile del procedimento, potendo sempre il contribuente fare valere eventuali doglianze in punto di illegittimità della pretesa impositiva in sede di impugnazione del consequenziale provvedimento di iscrizione a ruolo. Inoltre, il contraddittorio endoprocedimentale imposto dall'art. 6, comma 5, dello Statuto del contribuente, obbligo sanzionato con la nullità in caso di inadempimento, non è imposto in tutti i casi in cui si debba procedere a iscrizione a ruolo, ma solo quando sussistono incertezze su aspetti rilevanti della dichiarazione (Cass. sent. 6 marzo 2024, n. 5981).

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
La preventiva comunicazione non è necessaria per l’iscrizione a ruolo salvo incertezze rilevanti sulla dichiarazione; il contraddittorio è obbligatorio solo in tali casi specifici.