Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di giurisprudenza 28 marzo 2025, n. 746

di Fabio Pace | 28 Marzo 2025
Rassegna di giurisprudenza 28 marzo 2025, n. 746

La discussione verte sul capo della sentenza relativo alle spese di lite.
La facoltà di disporre la compensazione tra le parti delle spese processuali rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale non è tenuto a dare ragione con un’espressa motivazione del mancato uso di tale sua facoltà, con la conseguenza che la pronuncia di condanna alle spese, anche se adottata senza prendere in esame l’eventualità di una compensazione, non può essere censurata in cassazione, neppure sotto il profilo della mancanza di motivazione (Cass., Sez. U, sent. 15 luglio 2005, n. 14989; Cass., Sez. 6-3, ord. 26 aprile 2019, n. 11329; Cass. ord. 10 febbraio 2020, n. 3122).

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il giudice non è tenuto a fornire motivazione esplicita per la condanna alle spese, anche se non considera la compensazione. (Cass., Sez. U, sent. 15 luglio 2005, n. 14989)