Si chiede se la riduzione della base imponibile IMU dei fabbricati di interesse storico o artistico, riconosciuta agli immobili sottoposti a vincolo diretto, si applichi anche agli immobili sottoposti a vincolo indiretto.
La riduzione della base imponibile IMU nella misura del 50%, che l’art. 13, comma 3, lett. a), del D.L. n. 201/2011, riconosce per i fabbricati di interesse storico o artistico soggetti alla dichiarazione di interesse culturale ex artt. 10 e 13 del D.Lgs. n. 42/2004, non si applica ai fabbricati soggetti alle sole prescrizioni di tutela indiretta ex art. 45 del D.Lgs. n. 42/2004, per la materiale vicinanza o adiacenza a terreni o fabbricati dichiarati di interesse culturale, trattandosi di disposizione insuscettibile di interpretazione estensiva o analogica, per l’eccezionalità dell’agevolazione concessa in relazione al valore culturale dell’immobile.
L’agevolazione ICI prevista dall’art. 2, comma 5, del D.L. n. 16/1993, per gli immobili qualificati di interesse storico-artistico è applicabile solo agli immobili sottoposti al vincolo diretto di cui all’art. 3 della legge n. 1089/1939 e, trattandosi di norma di stretta interpretazione, non può essere estesa a quelli sottoposti al vincolo indiretto di cui all’art. 21 della stessa legge, genericamente apposto a salvaguardia di altri beni, così che incombe al contribuente l’onere di provare la natura diretta o indiretta del vincolo apposto, per dimostrare la ricorrenza dei presupposti della fattispecie agevolativa (Cass., Sez. 5, 23 maggio 2005, n. 10859; Cass., Sez. 5, 24 ottobre 2008, n. 25703; Cass., Sez. 5, 7 novembre 2012, n. 19226; Cass., Sez. 6-5, 3 maggio 2017, n. 10760; Cass., Sez. 5, 15 novembre 2017, n. 27077; Cass., Sez. 5, 24 gennaio 2018, n. 1695).
L’eccezionalità della norma agevolativa, anche in ragione della sua precisa e netta formulazione, ne esclude l’estensione in via interpretativa ai beni immobili sottoposti a tutela indiretta ex art. 45 del D.Lgs. n. 42/2004.
Il proprietario di una porzione di fabbricato insistente su suolo soggetto a vincolo diretto, pur essendo comproprietario per una quota ideale del suolo e del sottosuolo, non può fruire dell’agevolazione ex art. 2, comma 5, del D.L. n. 16/1993, anche in relazione al manufatto (Cass., Sez. 5, 7 novembre 2012, n. 19226).
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