Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di giurisprudenza 14 giugno 2024, n. 707

di Fabio Pace | 14 Giugno 2024
Rassegna di giurisprudenza 14 giugno 2024, n. 707

Una società eccepisce il proprio affidamento, evidenziando l’esistenza di un'esplicita autorizzazione dell'Agenzia delle dogane in esito a una sua richiesta e, quindi, uno specifico comportamento dell'A.F.
La tutela dell'affidamento incolpevole del contribuente, sancita dall'art. 10, commi 1 e 2, della legge n. 212/2000, costituisce espressione di un principio generale dell'ordinamento tributario, che trova origine nei principi ex artt. 3, 23, 53 e 97 Cost. e, in materia di tributi armonizzati, in quelli dell'ordinamento UE, sicché la situazione di incertezza interpretativa, ingenerata da risoluzioni dell'A.F., anche se non influisce sulla debenza dell'imposta, deve essere valutata ai fini dell'esclusione dell'applicazione delle sanzioni (Sez. 5, 9 gennaio 2019, n. 370; Sez. 2, 3 maggio 2018, n. 10499; Sez. 5, 8 febbraio 2017, n. 12635; Sez. 5, 25 marzo 2015, n. 5934; Sez. 5, 3 luglio 2013, n. 16692; Sez. 5, 13 ottobre 2011, n. 21070; Sez. 5, 10 settembre 2009, n. 19479; Cass., Sez. V, 13 ottobre 2020, n.22001, 22002; Cass., Sez. V, 21 settembre 2020, n. 19644).
Nella specie, il ricorrente ha addotto che l'A.F., per un tempo apprezzabilmente lungo, ha posto in essere comportamenti attivi che hanno ingenerato il dubbio circa la legittimità del comportamento del contribuente, quali (ad esempio) un comunicato stampa di un Ufficio delle Dogane che non aveva irrogato le sanzioni e alcuni atti di un altro Ufficio Dogane che in autotutela avevano annullato provvedimenti di contestazione sanzioni. Nel qual caso deve farsi applicazione, in tema di sanzioni tributarie, del principio di tutela dell'affidamento incolpevole del contribuente, sancita dall'art. 10, commi 1 e 2, della legge n. 212/2000 (Cass., Sez. V, 9 gennaio 2019, n. 370; Cass., Sez. V, 24 maggio 2022, n. 16691).
In questo caso si tratta di comportamento attivo, che ha ingenerato il ragionevole dubbio nel contribuente che, conformandosi a un'interpretazione erronea fornita dall'A.F., non è tenuto al pagamento né delle sanzioni né degli interessi in base al principio di tutela dell'affidamento (Cass., Sez. V, 11 luglio 2019, n. 18618).

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
La società eccepisce l'affidamento legittimo in base all'autorizzazione delle dogane e al comportamento dell'A.F. che genera incertezza interpretativa. La tutela dell'affidamento esclude l'applicazione delle sanzioni.