Una società ritiene che gli atti non siano legittimi, in quanto motivati per relationem mediante rinvio al verbale di accertamento INPS. Nel verbale INPS non sarebbero indicati i dati concreti da cui l'A.F. avrebbe tratto il fatto giuridico della sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato tra la società e i dipendenti.
L'atto di accertamento può essere legittimamente motivato con rinvio a verbali INPS con cui siano contestate omissioni contributive previdenziali, purché conosciute dal contribuente, rientrando tali verbali tra i documenti che, tramite la GdF, devono essere trasmessi anche agli Uffici finanziari e che tali Uffici possono utilizzare per l'accertamento (Cass., Sez. V, 18 dicembre 2015, n. 25472; 9 settembre 2008, n. 22696).
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