Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di giurisprudenza 29 settembre 2023, n. 670

di Fabio Pace | 29 Settembre 2023
Rassegna di giurisprudenza 29 settembre 2023, n. 670

L’Agenzia contesta l'indetraibilità dell'IVA assolta su una cessione di beni per difetto di territorialità, essendo la cessione stata indebitamente assoggettata a imposta, in quanto i beni non erano ancora stati nazionalizzati.
L'obbligo di applicare l' IVA su merce importata, con conseguente diritto alla detrazione degli aventi causa dal primo cessionario, sorge solo al momento della giuridica immissione della merce nel territorio dello Stato attraverso la procedura di sdoganamento, comportante l'accettazione dall'autorità doganale (che, proprio in ragione di ciò, procede ad accertare, liquidare e riscuotere l'IVA) della dichiarazione all'importazione effettuata dal presentatore della merce, a prescindere dal fatto che la fattura relativa alla cessione sia già stata emessa e che la merce si trovi già, fisicamente, in Italia, in quanto solo nel suddetto momento sorge il presupposto dell'assoggettamento di questa all'IVA per effetto della sua nazionalizzazione, diversamente ammettendosi la possibilità di esercitare il diritto alla detrazione di un'imposta non ancora venuta a esistenza.
Solo con l'espletamento delle formalità doganali la merce importata viene nazionalizzata.
L'importazione non si perfeziona senza accettazione dall'autorità doganale della dichiarazione all'importazione del presentatore della merce: autorità doganale che, proprio in ragione di tale dichiarazione, accerta, liquida e riscuote l'IVA. E' per tale ragione che l'accettazione della dichiarazione all'importazione, ben lungi dall'essere pretermettibile, assume il valore essenziale ed insostituibile di constatazione dell'assolvimento della dichiarazione doganale, attestando sia l'adempimento delle formalità richieste ai fini doganali sia, contestualmente, il pagamento dei diritti dovuti e la regolarizzazione della merce ai fini dell'IVA. Ciò in quanto è solo con l'immissione della merce nel territorio dello Stato, quale parte del territorio dell'UE, che sorge il presupposto dell'assoggettamento della merce all'IVA. Ne consegue che, in difetto dello sdoganamento, la merce, ancorchè fisicamente (ma irritualmente) introdotta nel territorio dello Stato, non perde la condizione di merce commercializzata nel territorio extra-unionale (cd. merce allo Stato estero) e dunque non soggiace all'imposta per difetto del presupposto originario.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
L'Agenzia contesta l'indetraibilità dell'IVA su una cessione di beni per difetto di territorialità, sottolineando l'importanza dell'accettazione doganale per l'assoggettamento all'IVA.