
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 28018 del 26 settembre 2022, ha chiarito che il Fisco non può applicare interessi, nemmeno di sospensione, sulle sanzioni amministrative, in virtù del principio sancito dall’art. 2, comma 3, del D.Lgs. n. 472/1997. Nonostante ciò, l’Agenzia delle Entrate continua a calcolarli al tasso del 4,5% annuo. La pronuncia ribadisce che tale prassi è contraria alla legge e comporterebbe un ingiustificato aggravio per il contribuente, con rischio di anatocismo fiscale.

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