
In questi giorni si ha notizia di schemi d’atto nei quali, fra le altre circostanze utilizzate dal Fisco per accertare maggiori redditi d’impresa o di lavoro autonomo, vengono presi a riferimento i bassi punteggi ISA conseguiti dai contribuenti. Allo stesso tempo alcune corti di merito - in particolare quella di Padova - hanno dovuto decidere su accertamenti basati in maniera più o meno sostanziale, sul basso punteggio ISA conseguito dai contribuenti in una o più annualità. Scorrendo il testo di queste decisioni sembra di essere tornati indietro, in un sol colpo, di oltre un decennio, quando la facevano da padrone gli accertamenti basati, spesso unicamente, sullo scostamento fra ricavi e compensi dichiarati dal contribuente e quelli presuntivamente determinati dallo studio di settore attraverso il famigerato software Gerico.

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