
Com’è noto è stata licenziata la prima versione della Manovra 2025/2028 con poche novità ma, sicuramente, di una certa consistenza, già contestate nell’ambito delle varie audizioni parlamentari recentemente avvenute, cui il Ministro Giorgetti ha fornito le proprie indicazioni (e, probabilmente, un gradito ripensamento). Allo stato attuale, però, è prevista l’introduzione di un blocco alle compensazioni dei crediti delle imprese con i debiti di natura contributiva o riferibili ai premi per l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali, compresi i crediti da bonus edilizi ceduti. Questo possibile blocco, però, rischia di far saltare numerose imprese, in particolare quelle di autotrasporto, caratterizzate da una pessima marginalità e con una forte maturazione di crediti d’imposta che, secondo quanto appena indicato, non potrebbero essere più utilizzati per il pagamento di consistenti debiti previdenziali e assistenziali aziendali.
Si aggiunga, inoltre, anche la contrazione dell’utilizzo delle compensazioni per effetto della riduzione della soglia (a 50.000 euro) per i contribuenti che hanno debiti iscritti a ruolo.

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