L'Opinione
CONTENZIOSO

La prova “diabolica” dell’inerenza: la Cassazione e la deducibilità delle spese di rappresentanza del professionista

di Fabrizio G. Poggiani | 13 Ottobre 2025
La prova “diabolica” dell’inerenza: la Cassazione e la deducibilità delle spese di rappresentanza del professionista

Per la Suprema Corte di Cassazione non basta la dimostrazione dell’astratta possibilità di ricomprendere un bene tra le spese di rappresentanza, in considerazione della sua natura, affinché un professionista possa dedurre dal proprio reddito di lavoro autonomo il costo sostenuto, ma si rende necessario provarne la destinazione a finalità non personali ma promozionali dell’attività svolta.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
La Cassazione afferma che per dedurre le spese di rappresentanza, i professionisti devono dimostrarne la destinazione promozionale, non bastando la loro natura.