Con l’ordinanza n. 25049 dell’11 settembre 2025, la sezione tributaria della Corte di Cassazione ha affrontato la delicata questione delle garanzie procedimentali in materia di accertamenti fiscali scaturiti da accessi domiciliari, chiarendo i presupposti di validità dell’autorizzazione del pubblico ministero e gli effetti processuali delle eventuali illegittimità.
La decisione è per certi aspetti innovativa perché richiama, condividendole e facendole proprie, le motivazioni espresse dalla Corte Europea dei Diritti dell’uomo nell’ormai famosa causa Italgomme Pneumatici (causa C-36617/18 del 6 febbraio 2025).
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