Non basta aver affidato un incarico ad un professionista per gli adempimenti fiscali. Per poter evitare le sanzioni tributarie in caso di inadempimenti, il contribuente deve infatti dimostrare di aver comunque vigilato sull’operato del professionista senza però poter riuscire, a causa di artifici o raggiri posti in essere da quest’ultimo, a scoprire l’omissione o il non corretto adempimento. Questo principio deve essere esteso anche all’ipotesi in cui un contribuente venga sanzionato per indebita compensazione delle imposte operata nel modello di pagamento F24. Per poter dimostrare che tale errore è stato commesso dal consulente fiscale il contribuente deve provare di aver vigilato attivamente sul suo operato non potendosi semplicemente limitare ad incolpare quest’ultimo. È quanto deciso dalla Corte di Cassazione nella recente ordinanza n. 22742 del 6 agosto 2025, con la quale è stato ribaltato l’esito del giudizio di merito che aveva confermato l’esclusione delle sanzioni al contribuente in quanto l’errore era imputabile unicamente al suo consulente fiscale.
Errore di accesso al sistema, riprova tra qualche minuto
Prova nuovamente ad eseguire l'accessoATTENZIONE: 10 tentativi rimasti prima di bloccare l'account.
Se non ricordi la password clicca qui
Operazione riuscita correttamente
Si è verificato un errore, riprova più tardi
Funzionalità non abilitata per utenti Demo
La funzione di ricerca è disponibile solo per gli utenti abbonati