La responsabilità in proprio del liquidatore, soprattutto in relazione ai debiti tributari rimasti insoddisfatti a seguito della cancellazione della società, è oggetto di un’importante evoluzione interpretativa. Le recenti pronunce della Corte di Cassazione - tra cui le Sezioni Unite n. 32790/2023 e la sentenza n. 16811/2025 - hanno delineato con maggiore precisione i presupposti sostanziali e processuali di tale responsabilità, introducendo una significativa inversione dell’onere della prova a carico dell’organo di liquidazione. Alla luce di tale orientamento, il liquidatore è chiamato a dimostrare di aver correttamente gestito la liquidazione, rispettando l’ordine dei privilegi e assicurando la par condicio creditorum.
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