
Nel caso in cui il valore doganale delle merci non sia quantificabile al momento dell’importazione, il codice doganale dell’UE consente agli operatori di ottenere uno specifico ruling che permette di determinare, su base convenzionale, l’imponibile da dichiarare all’atto dell’immissione in libera pratica di beni. Superando le precedenti procedure, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con la circolare n. 30/2025 riscrive il procedimento amministrativo ed impone l’utilizzo del sistema informatico CDS, così da armonizzare processi e determinazioni a livello unionale e standardizzare i percorsi di riconoscimento di uno strumento di estrema utilità e che, in alcune ipotesi, si presenta come unica soluzione per l’apprezzamento di beni in importazione, come nel caso di utilizzo di prezzi di trasferimento, aggiustamenti, royalties, stampi, brevetti e altri elementi che, ai fini doganali, sono soggetti a dazio.

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