
Dal 2026 la disciplina IVA delle permute subirà una modifica strutturale: la base imponibile non sarà più determinata sul “valore normale” dei beni o servizi scambiati, ma sui costi sostenuti dal cedente o prestatore per effettuare la cessione o la prestazione. La riforma - contenuta nel DdL di Bilancio 2026 (A.S. 1689) - recepisce gli orientamenti della Corte di Giustizia UE e risponde alle osservazioni formulate nell’ambito della procedura EU Pilot 10314/2022. Il nuovo metodo, fondato su un criterio soggettivo del valore, inciderà su tutte le operazioni permutative tra beni e/o servizi, lasciando invariato l’impianto dell’art. 11 del D.P.R. n. 633/1972, che continua a qualificare la permuta come due operazioni autonome.

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