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Cedolare secca e locazioni brevi: dal 2026 il 21% solo per chi affitta senza piattaforme

di Marco Bomben | 4 Novembre 2025
Cedolare secca e locazioni brevi: dal 2026 il 21% solo per chi affitta senza piattaforme

Il disegno di Legge di Bilancio 2026 prosegue con l’inasprimento fiscale per le locazioni brevi, anche se con un parziale passo indietro rispetto alle prime bozze circolate. Nel testo bollinato, infatti, sopravvive la cedolare secca con aliquota ridotta al 21% per il primo immobile, ma come regime residuale, riservato a chi gestisce in forma totalmente autonoma il rapporto locativo senza ricorrere ad intermediari immobiliari o a portali telematici (Booking, Airbnb etc.). Per la grande maggioranza dei casi, la tassazione “reale” del settore tenderà pertanto a convergere verso il 26%.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Dal 2024, la cedolare secca per locazioni brevi è al 26%, tranne che per un immobile al 21%. Dal 2026, il 21% è riservato a chi non usa intermediari. Ritenuta del 21% per gli intermediari.