La qualificazione fiscale delle spese sostenute dalle imprese riveste un’importanza cruciale ai fini della loro deducibilità dal reddito d’impresa e della detraibilità IVA. In particolare, la distinzione tra spese di rappresentanza e spese di pubblicità è oggetto di costante attenzione da parte dell’Amministrazione finanziaria e della giurisprudenza di legittimità, in ragione delle differenti discipline fiscali applicabili. La recente ordinanza della Corte di Cassazione, sez. 5 civile, n. 16698/2025, depositata il 23 giugno 2025, riafferma principi consolidati, sottolineando come la natura delle spese, e in particolare di quelle di sponsorizzazione, debba essere determinata in base agli obiettivi perseguiti dal contribuente e alla dimostrabilità di un diretto ritorno commerciale.
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