Con l’ordinanza n. 12541/2025 la Corte di Cassazione si pronuncia sull’attività non dichiarata e le movimentazioni bancarie attribuendo alle indagini finanziarie un ruolo centrale nell’attività di accertamento e valorizzando le risultanze bancarie anche in assenza di una formale qualifica di imprenditore o professionista. La decisione conferma l’importanza della consulenza preventiva, unica vera barriera tra il contribuente e un accertamento basato su presunzioni difficili da ribaltare.
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