Con la Risposta all’interpello n. 323 del 9 maggio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’invio di pezzi di ricambio da uno Stato UE al centro riparazione in Italia, nonché l’invio dei beni difettosi, non ritirati dai clienti, in altro Stato UE, danno luogo in Italia, rispettivamente, ad un acquisto intracomunitario assimilato imponibile e a una cessione intracomunitaria assimilata non imponibile IVA.
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