L’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 230 del 1° marzo 2023, ha chiarito che l’assenza di un numero di identificazione valido iscritto nell’archivio VIES da parte del cessionario comunitario determina l’applicazione dell’IVA da parte del cedente italiano e, in via generale, non ricorrono i requisiti per qualificare l’operazione come vendita a distanza intracomunitaria di beni, non imponibile.
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