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Proroga di cessione del credito e sconto in fattura: il ritorno alla pianificazione finanziaria e fiscale

di Riccardo Lambri | 15 Novembre 2021
Proroga di cessione del credito e sconto in fattura: il ritorno alla pianificazione finanziaria e fiscale

L’ultima versione del Ddl di Bilancio 2022 contiene l’auspicata proroga estesa della cessione delle detrazioni derivanti da interventi in ambito immobiliare nonché l’opzione per lo sconto in fattura. La proroga è affiancata dal pacchetto normativo finalizzato a contrastare i comportamenti fraudolenti legati a cessioni di crediti inesistenti contenuto nel D.L. 11 novembre 2021, n. 157.
Oggi si può dunque finalmente tornare a ragionare di programmazione finanziaria e fiscale. È il momento giusto per accompagnare i clienti verso scelte consapevoli fra i vari profili di tassazione che caratterizzano gli immobili.
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La proroga della cessione del credito e dello sconto in fattura 

L’ultima bozza di disegno di legge di Bilancio 2022 conferma l’auspicata proroga estesa del contenuto dell’art. 121 del D.L. n. 34/2020, ovvero la cessione delle detrazioni derivanti da interventi in ambito immobiliare nonché l’opzione per lo sconto in fattura. Questa apertura deriva da un lungo dibattito che è durato quasi tre settimane, sin dalla pubblicazione della prima versione della norma, risalente allo scorso 28 ottobre. In questo testo, infatti, era riportata la proroga delle opzioni per la cedibilità delle detrazioni e dello sconto in fattura solo limitatamente agli interventi rientranti nel perimetro del cosiddetto “Superbonus”.

È quasi superfluo ricordare le logiche che spinsero il legislatore del cosiddetto decreto “Rilancio” (D.L. n 34/2020) ad adottare i provvedimenti in commento: da un lato superare il problema della capienza dell’imposta lorda dei soggetti attuatori degli interventi rispetto a detrazioni decisamente ampie, dall’altro la creazione di canali normativi volti a immettere massicce quantità di liquidità nell’economia reale, e più precisamente nel “mattone”, settore da sempre trainante in Italia.

La proroga di sconto in fattura e cessione delle detrazioni è stata da più parti auspicata, ferma restando la necessità di porre un argine ai fenomeni criminosi legati a cessioni di crediti inesistenti, come ha rappresentato recentemente il direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Il contrasto alle frodi

Dunque la notizia della proroga è quanto mai positiva, e ragionevolmente affidabile, visto anche il contenuto del D.L. n. 157/2021 pubblicato in data 11 novembre 2021, ed in vigore già dal 12 novembre 2021.

Tale decreto urgente contiene già infatti, in anticipo rispetto alla legge di Bilancio 2022, il pacchetto normativo finalizzato a contrastare i comportamenti fraudolenti citati sopra. In linea di principio, viene introdotta una applicazione a tappeto dello strumento del visto di conformità per tutti casi di cessione della detrazione nonché applicazione dello sconto in fattura, nonché – per il Superbonus 110% – anche qualora il beneficio venga mantenuto dal beneficiario per essere utilizzato sotto forma di detrazione in dichiarazione, salvo alcune eccezioni.

L’Agenzia delle Entrate, inoltre, applicando un meccanismo che ricorda i controlli effettuabili in caso di presentazione di Mod. F24 con compensazione di crediti, potrà – in presenza di profili di rischio – sospendere l’efficacia dei modelli di opzione per la cessione delle detrazioni/sconto in fattura. La sospensione potrà avvenire entro cinque giorni lavorativi dall’invio del modello e per un periodo non superiore a trenta giorni.

Il ritorno alla programmazione fiscale

La proroga delle opzioni – sembra addirittura fino a tutto il 2024 – controbilanciata da un sistema più attento a far emergere situazioni di rischio o addirittura frode, va sicuramente accolta in modo molto positivo. Soprattutto da parte di tutti gli operatori che, con l’avvicinarsi della fine dell’anno, non avendo certezza del futuro erano in corsa per avviare, o quantomeno finanziare, il maggior numero possibile di interventi per non arrivare in ritardo con l’appuntamento dell’opzione. Oggi si può dunque finalmente tornare a ragionare di programmazione finanziaria e fiscale in maniera più razionale e pacata, forti della proroga – ragionevolmente probabile – dei benefici in esame.

E dunque questo è il momento giusto per accompagnare i clienti verso scelte consapevoli fra i vari profili di tassazione che caratterizzano gli immobili: se fino a qualche giorno fa poteva avere senso tornare a parlare di tassazione ordinaria per una locazione abitativa, al fine di sfruttare le detrazioni derivanti da lavori di ristrutturazione edilizia, oggi potrebbe convenire tornare a parlare di cedolare secca. La stessa considerazione dovrebbe essere fatta in presenza di un cliente che abbia in animo di cedere un terreno edificabile, nel confronto fra tassazione ordinaria e tassazione separata.

Nell’agitato mare del nostro sistema fiscale, sempre mutevole, tutto sommato oggi un faro a fare un po’di chiarezza c’è. E sarebbe un peccato ignorarlo.

 

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