L’Agenzia delle Entrate, con le risposte agli interpelli n. 386 e n. 387 del 22 settembre 2020, ha chiarito, rispettivamente, che le somme corrisposte, in esito ad una proposta conciliativa, a titolo di “rimborso spese di ripristino per inadempienza contrattuale”, non si considerano escluse dall’IVA ai sensi dell’art. 15, comma 1, n. 3, del D.P.R. n. 633/1972 e che, per le spese legali addebitate alla parte soccombente ed alla medesima restituite a seguito di pronuncia di grado successivo passata in giudicato, l’avvocato difensore non può emettere nota di variazione in diminuzione per recuperare l’IVA versata.
Errore di accesso al sistema, riprova tra qualche minuto
Prova nuovamente ad eseguire l'accessoATTENZIONE: 10 tentativi rimasti prima di bloccare l'account.
Se non ricordi la password clicca qui
Operazione riuscita correttamente
Si è verificato un errore, riprova più tardi
Funzionalità non abilitata per utenti Demo
La funzione di ricerca è disponibile solo per gli utenti abbonati