La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14275 dell’8 luglio 2020, ha affermato che, se l’operazione, imponibile, è stata erroneamente qualificata dal cedente/prestatore come esente, non imponibile, non soggetta, ecc., non sussiste l’obbligo di regolarizzazione del cessionario/committente a condizione che la fattura riporti il titolo della non applicazione dell’imposta. Di contro, è richiesta la regolarizzazione se il documento emesso senza addebito dell’imposta non indica a quale titolo l’operazione è stata detassata.
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