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EMERGENZA CORONAVIRUS

Decreto “Rilancio”: slittano al 16 settembre i versamenti di ritenute, addizionali, IVA e contributi

di Saverio Cinieri | 12 Maggio 2020
Decreto “Rilancio”: slittano al 16 settembre i versamenti di ritenute, addizionali, IVA e contributi

I versamenti di marzo, aprile e maggio sospesi dal Decreto “Cura Italia” e dal Decreto “Liquidità” slittano al 16 settembre 2020, in unica soluzione o in quattro rate di pari importo. È quanto prevede una norma contenuta nel c.d. Decreto “Rilancio” che dovrebbe, appunto, rilanciare l’economia italiana così duramente colpita a seguito della crisi scatenatasi con l’epidemia di Coronavirus. A dire il vero la nuova norma non contiene ulteriori novità rispetto a quanto già si sapeva sui soggetti interessati dalle precedenti sospensioni. Si limita solo ad un generalizzato slittamento dell’appuntamento con la cassa a dopo l’estate. Ciò, però, non fa venir meno l’interesse ad una norma che sicuramente darà maggior respiro alle imprese e ai lavoratori autonomi, permettendogli di prendere fiato nella lenta ma ormai non più rimandabile ripresa delle attività.
Per capire meglio l’impatto della nuova disposizione occorre, innanzitutto, individuare le scadenze interessate.

I decreti Cura Italia e Liquidità sospesero i versamenti fiscali fino al 16 settembre 2020, beneficiando imprese e professionisti. Il decreto Rilancio conferma questa proroga senza ulteriori cambiamenti.

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