Premessa
La maggior parte degli studi professionali nascono intorno agli adempimenti contabili e fiscali. Questa tipologia di attività oggi può non costituire più la migliore fonte di reddito per il settore professionale.
Occorre infatti considerare che chi prima si affidava al commercialista per la tenuta della propria contabilità e dei bilanci progressivamente si sta organizzando in autogestione grazie all’introduzione tecnologica o per il tramite di nuovi soggetti sul mercato concorrenti ai professionisti che offrono servizi integrati per la tenuta della contabilità.
La domanda che bisogna porsi è per quanto tempo ancora la pura attività del commercialista rappresenterà la maggiore fonte di guadagno e su quali altri servizi prepararsi per integrare il calo di fatturato che potrebbe verificarsi a breve.
Nel settore amministrativo e fiscale è il mercato che stabilisce i prezzi delle prestazioni e queste stanno progressivamente diminuendo, mentre, di contro, al “fiscalista” vengono richiesti sempre più adempimenti e, unitamente a questi ultimi, anche sempre maggiori responsabilità.
Le nuove aree strategiche di affari (ASA)
È pur vero che le aziende, anche di piccole e medie dimensioni, oggigiorno devono affrontare un mercato sempre più complesso e globalizzato; l’immediata conseguenza è che nascono per le aziende nuove necessità e per i professionisti nuove opportunità. I nuovi fabbisogni si possono distinguere in almeno sei differenti aree, ma se ne potrebbero annoverare altre:
1. Adeguamenti normativi e nuove aree di business: si infittiscono gli adeguamenti normativi nei differenti settori in cui le aziende operano anche rispetto alla geolocalizzazione del business.
La nuova disciplina in materia di privacy, la materia antiriciclaggio nel commercio con l’estero, la redazione di bilanci sociali e di sostenibilità, le novità in materia di revisione legale e di amministratori indipendenti nelle grandi imprese ne sono esempi.
Un’altra importante riforma normativa, iniziata in verità da qualche anno con la commissione Rodorf, ma tutt’ora in corso, è rappresentata dalla crisi di impresa e da sovra-indebitamento. Quest’ultima sta obbligando il mercato a formare nuove figure professionali quali i gestori della crisi.
Un altro fronte importante di attrattività per i consulenti è rappresentato dalla normativa 231/2001 relativa alla responsabilità amministrativa degli enti per aver commesso reati di vario genere. Proprio di recente, con il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2020 (D.L. n. 124/2019 ), sono stati aggiunti al D.Lgs. n. 231/2001 anche i reati tributari e questo sicuramente apre la strada a nuove opportunità di consulenze per i professionisti;
2. Apertura dei mercati esteri e commercio internazionale: l’avvento di internet e la globalizzazione dei mercati sono due fenomeni distinti che hanno condotto alle medesime conseguenze. Il principale merito sta nell’aver reso possibile l’abbattimento della distanza geografica e di fuso orario. Ora è possibile comunicare con l’altro capo del mondo con un semplice dispositivo connesso ad una rete.
Anche sul fronte aziende sono nati nuovi scenari e nuovi mercati di vendita, e di conseguenza il fabbisogno di nuove figure professionali in grado di fornire l’adeguato supporto alle scelte decisionali in termini di commercio internazionale: esperti di commercio con l’estero nei diversi ambiti quali, ad esempio, i trasporti (applicazione degli Incoterms, politiche doganali dei diversi paesi, politiche economiche delle nazioni ed embarghi, solo per citarne alcuni), la fiscalità internazionale (le convenzioni fra stati, gli assetti societari possibili nei diversi paesi, la normativa fiscale comunitaria o extracomunitaria, ecc.);
3. Investimenti di terze parti in Italia: l’argomento relativo al commercio internazionale vale anche nel senso opposto, vale a dire avuto riguardo a investitori ed aziende estere interessate a fare affari in Italia. Sono sempre esistite grandi strutture di consulenza che assolvono questi servizi, ma oggi il fenomeno è attrattivo anche per piccole e medie realtà e addirittura per soggetti privati (pensiamo alle campagne crowfounding, alle business unit con sede in Italia di aziende estere, ecc.);
4. Controllo interno ed efficienza organizzativa anche per le Pmi: il periodo di recessione economica ha dimostrato che sono sopravvissute (ed oggi conseguono buoni risultati economici) le aziende che hanno adottato delle buone regole di governo. Le nuove generazioni di imprese che stanno crescendo riconoscono il valore di un controllo interno e dell’efficienza organizzativa e richiedono figure professionali che li accompagnino nel percorso di costruzione di un buon sistema di controllo di gestione, di una contabilità analitica e di una struttura interna di governance adeguata.
Budget, forecast, report, indicatori di bilancio, ecc., costituiscono tutte nuove aree di intervento per i professionisti. Non si tratta di figure nuove, ma il cambiamento sta nel fatto che precedentemente questi sistemi di controllo erano appannaggio solo di grandi realtà; ora i mezzi tecnologici ed internet hanno di molto ridotto i costi per la gestione e la trasmissione dei dati che possono essere aggregati e utilizzati in tempo reale worldwide anche da piccole realtà;
5. Gestione e amministrazione della finanza di impresa: il rapporto con il sistema bancario (che ha subito la più profonda crisi di tutti i tempi) è notevolmente cambiato. Ora può non essere più sufficiente affidarsi al referente della banca per la richiesta di fidi e finanziamenti. Può non essere neppure sufficiente affidarsi a intermediari finanziari e broker: non perché non siano in grado di svolgere bene il proprio mestiere, anzi, ma piuttosto perché oggi i dati quantitativi che vengono forniti alle banche (e che sono per lo più rappresentati da bilanci, situazioni di periodo, budget, forecast, piani di sviluppo e business plan) devono essere redatti alla perfezione e secondo criteri oltre che economici anche finanziariamente sostenibili.
Nasce l’esigenza, quindi, che l’azienda sia costantemente monitorata con la creazione di alert e di panel (sorta di cruscotti nei quali si aggregano notizie aziendali di vario genere) che vengono con cadenza ciclica consegnati ai responsabili perché li sottopongano a controllo e verifica. Infatti nel caso di scostamenti significativi delle performance attese (attraverso benchmarking) ne vengono analizzate le cause e applicati i correttivi.
Anche in questo caso per i professionisti si aprono nuove opportunità di business e già stanno nascendo figure professionali (a volte anche con la creazione di neologisti come il recente “finanzialista”);
6. Agevolazioni, contributi, fondi europei: per la singola impresa è praticamente impossibile conoscere e monitorare tutte le opportunità che le istituzioni offrono per abbattere il costo di una operazione e ottenere benefici. Oggi esistono differenti forme agevolative: si va dai contributi a fondo perso, in conto abbattimento tassi e garanzie, ai crediti di imposta. Inoltre le differenti tipologie di benefici possono essere erogate da diverse istituzioni quali ad esempio regioni, camere di commercio, stato e comunità europea. Inoltre spesso sono agevolazioni settoriali o che perseguono precise finalità di sostegno economico.
Anche in questo settore le aziende sentono l’esigenza di affidarsi a professionisti che sappiano guidarli nel labirinto della burocrazia.
L'integrazione tra vecchia e nuova professione
Risulta evidente come le opportunità che il mercato offre per i professionisti sono molteplici. Le vecchie professioni posso ben intergrarsi alle nuove in quanto spesso si tratta di un’evoluzione specializzata dell’esperienza nella gestione contabile e fiscale, che richiedono un approfondimento e uno studio specifico per poter essere applicate.
La difficoltà nella scelta di quali nuove strade percorrere potrebbe essere rappresentata da quanto conosciamo lo scenario economico in cui operiamo e da quali expertise ulteriori è possibile mettere in atto rispetto a ciò che la nostra professione può offrire. Abbiamo visto poc'anzi che le possibilità sono tali e tante che teoricamente c’è solo l’imbarazzo della scelta.
A ognuno di noi professionisti è richiesto di capire in quali contesti inserirsi all’interno di nuove aree strategiche di affari (ASA). Di sicuro oltre a considerare ciò che il mercato richiede è necessario che le scelte rispecchino la propensione che ciascuno sente come propria: il ventaglio è veramente immenso ma proprio per questo motivo è anche dispersivo e rischia di vanificare gli sforzi se prima di partire non si è costruita, almeno sulla carta, e vagliata la strada da seguire.
Si tratta sicuramente di investire parte del proprio tempo nello studiare le normative e le prassi relative a nuovi servizi, nello sperimentare modalità comunicative nuove, nel testare nuovi strumenti tecnologici per facilitare il cambiamento.
Uno sforzo indispensabile ma altrettanto necessario poiché prima o poi saremo costretti a cambiare il nostro modo di gestire la professione.
Vuoi approfondire questi argomenti? A febbraio 2020 partirà il nuovo ambizioso progetto formativo di MySolution: il Corso Specialistico Consulenza Aziendale: metodologie e strumenti per supportare le aziende nella loro gestione ed evoluzione.
Il percorso è strutturato in 5 moduli da 4 ore e si svolgerà nelle città di Brescia, Como, Milano, Firenze, Trento, Verona e Vicenza.
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Il mito del commercialista: professioni antiche e recenti a confronto
di Luisa M. Bamonte | 15 Gennaio 2020
Ha ancora senso crogiolarsi nel mito del commercialista? È sempre più evidente che se prima “la professione” del contabile era di per sé garanzia di lavoro mediamente stabile, oggi, alla luce del profondo cambiamento tecnologico, questa sicurezza vacilla. Decidere se il venir meno del lavoro puro sulla contabilità e la fiscalità di impresa, possa essere considerato una perdita di guadagno, o viceversa possa rappresentare una grande opportunità di specializzarsi in altri segmenti più redditizi, è la vera sfida cui siamo tenuti a partecipare.
Qui di seguito una carrellata esemplificativa, ma non esaustiva, delle professioni emergenti, nuove o rivisitate, che possono soppiantare o affiancare il più antico mestiere del commercialista per affrontare il futuro in modo più consapevole.
Premessa
La maggior parte degli studi professionali nascono intorno agli adempimenti contabili e fiscali. Questa tipologia di attività oggi può non costituire più la migliore fonte di reddito per il settore professionale.
Occorre infatti considerare che chi prima si affidava al commercialista per la tenuta della propria contabilità e dei bilanci progressivamente si sta organizzando in autogestione grazie all’introduzione tecnologica o per il tramite di nuovi soggetti sul mercato concorrenti ai professionisti che offrono servizi integrati per la tenuta della contabilità.
La domanda che bisogna porsi è per quanto tempo ancora la pura attività del commercialista rappresenterà la maggiore fonte di guadagno e su quali altri servizi prepararsi per integrare il calo di fatturato che potrebbe verificarsi a breve.
Nel settore amministrativo e fiscale è il mercato che stabilisce i prezzi delle prestazioni e queste stanno progressivamente diminuendo, mentre, di contro, al “fiscalista” vengono richiesti sempre più adempimenti e, unitamente a questi ultimi, anche sempre maggiori responsabilità.
Le nuove aree strategiche di affari (ASA)
È pur vero che le aziende, anche di piccole e medie dimensioni, oggigiorno devono affrontare un mercato sempre più complesso e globalizzato; l’immediata conseguenza è che nascono per le aziende nuove necessità e per i professionisti nuove opportunità. I nuovi fabbisogni si possono distinguere in almeno sei differenti aree, ma se ne potrebbero annoverare altre:
1. Adeguamenti normativi e nuove aree di business: si infittiscono gli adeguamenti normativi nei differenti settori in cui le aziende operano anche rispetto alla geolocalizzazione del business.
La nuova disciplina in materia di privacy, la materia antiriciclaggio nel commercio con l’estero, la redazione di bilanci sociali e di sostenibilità, le novità in materia di revisione legale e di amministratori indipendenti nelle grandi imprese ne sono esempi.
Un’altra importante riforma normativa, iniziata in verità da qualche anno con la commissione Rodorf, ma tutt’ora in corso, è rappresentata dalla crisi di impresa e da sovra-indebitamento. Quest’ultima sta obbligando il mercato a formare nuove figure professionali quali i gestori della crisi.
Un altro fronte importante di attrattività per i consulenti è rappresentato dalla normativa 231/2001 relativa alla responsabilità amministrativa degli enti per aver commesso reati di vario genere. Proprio di recente, con il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2020 (D.L. n. 124/2019 ), sono stati aggiunti al D.Lgs. n. 231/2001 anche i reati tributari e questo sicuramente apre la strada a nuove opportunità di consulenze per i professionisti;
2. Apertura dei mercati esteri e commercio internazionale: l’avvento di internet e la globalizzazione dei mercati sono due fenomeni distinti che hanno condotto alle medesime conseguenze. Il principale merito sta nell’aver reso possibile l’abbattimento della distanza geografica e di fuso orario. Ora è possibile comunicare con l’altro capo del mondo con un semplice dispositivo connesso ad una rete.
Anche sul fronte aziende sono nati nuovi scenari e nuovi mercati di vendita, e di conseguenza il fabbisogno di nuove figure professionali in grado di fornire l’adeguato supporto alle scelte decisionali in termini di commercio internazionale: esperti di commercio con l’estero nei diversi ambiti quali, ad esempio, i trasporti (applicazione degli Incoterms, politiche doganali dei diversi paesi, politiche economiche delle nazioni ed embarghi, solo per citarne alcuni), la fiscalità internazionale (le convenzioni fra stati, gli assetti societari possibili nei diversi paesi, la normativa fiscale comunitaria o extracomunitaria, ecc.);
3. Investimenti di terze parti in Italia: l’argomento relativo al commercio internazionale vale anche nel senso opposto, vale a dire avuto riguardo a investitori ed aziende estere interessate a fare affari in Italia. Sono sempre esistite grandi strutture di consulenza che assolvono questi servizi, ma oggi il fenomeno è attrattivo anche per piccole e medie realtà e addirittura per soggetti privati (pensiamo alle campagne crowfounding, alle business unit con sede in Italia di aziende estere, ecc.);
4. Controllo interno ed efficienza organizzativa anche per le Pmi: il periodo di recessione economica ha dimostrato che sono sopravvissute (ed oggi conseguono buoni risultati economici) le aziende che hanno adottato delle buone regole di governo. Le nuove generazioni di imprese che stanno crescendo riconoscono il valore di un controllo interno e dell’efficienza organizzativa e richiedono figure professionali che li accompagnino nel percorso di costruzione di un buon sistema di controllo di gestione, di una contabilità analitica e di una struttura interna di governance adeguata.
Budget, forecast, report, indicatori di bilancio, ecc., costituiscono tutte nuove aree di intervento per i professionisti. Non si tratta di figure nuove, ma il cambiamento sta nel fatto che precedentemente questi sistemi di controllo erano appannaggio solo di grandi realtà; ora i mezzi tecnologici ed internet hanno di molto ridotto i costi per la gestione e la trasmissione dei dati che possono essere aggregati e utilizzati in tempo reale worldwide anche da piccole realtà;
5. Gestione e amministrazione della finanza di impresa: il rapporto con il sistema bancario (che ha subito la più profonda crisi di tutti i tempi) è notevolmente cambiato. Ora può non essere più sufficiente affidarsi al referente della banca per la richiesta di fidi e finanziamenti. Può non essere neppure sufficiente affidarsi a intermediari finanziari e broker: non perché non siano in grado di svolgere bene il proprio mestiere, anzi, ma piuttosto perché oggi i dati quantitativi che vengono forniti alle banche (e che sono per lo più rappresentati da bilanci, situazioni di periodo, budget, forecast, piani di sviluppo e business plan) devono essere redatti alla perfezione e secondo criteri oltre che economici anche finanziariamente sostenibili.
Nasce l’esigenza, quindi, che l’azienda sia costantemente monitorata con la creazione di alert e di panel (sorta di cruscotti nei quali si aggregano notizie aziendali di vario genere) che vengono con cadenza ciclica consegnati ai responsabili perché li sottopongano a controllo e verifica. Infatti nel caso di scostamenti significativi delle performance attese (attraverso benchmarking) ne vengono analizzate le cause e applicati i correttivi.
Anche in questo caso per i professionisti si aprono nuove opportunità di business e già stanno nascendo figure professionali (a volte anche con la creazione di neologisti come il recente “finanzialista”);
6. Agevolazioni, contributi, fondi europei: per la singola impresa è praticamente impossibile conoscere e monitorare tutte le opportunità che le istituzioni offrono per abbattere il costo di una operazione e ottenere benefici. Oggi esistono differenti forme agevolative: si va dai contributi a fondo perso, in conto abbattimento tassi e garanzie, ai crediti di imposta. Inoltre le differenti tipologie di benefici possono essere erogate da diverse istituzioni quali ad esempio regioni, camere di commercio, stato e comunità europea. Inoltre spesso sono agevolazioni settoriali o che perseguono precise finalità di sostegno economico.
Anche in questo settore le aziende sentono l’esigenza di affidarsi a professionisti che sappiano guidarli nel labirinto della burocrazia.
L'integrazione tra vecchia e nuova professione
Risulta evidente come le opportunità che il mercato offre per i professionisti sono molteplici. Le vecchie professioni posso ben intergrarsi alle nuove in quanto spesso si tratta di un’evoluzione specializzata dell’esperienza nella gestione contabile e fiscale, che richiedono un approfondimento e uno studio specifico per poter essere applicate.
La difficoltà nella scelta di quali nuove strade percorrere potrebbe essere rappresentata da quanto conosciamo lo scenario economico in cui operiamo e da quali expertise ulteriori è possibile mettere in atto rispetto a ciò che la nostra professione può offrire. Abbiamo visto poc'anzi che le possibilità sono tali e tante che teoricamente c’è solo l’imbarazzo della scelta.
A ognuno di noi professionisti è richiesto di capire in quali contesti inserirsi all’interno di nuove aree strategiche di affari (ASA). Di sicuro oltre a considerare ciò che il mercato richiede è necessario che le scelte rispecchino la propensione che ciascuno sente come propria: il ventaglio è veramente immenso ma proprio per questo motivo è anche dispersivo e rischia di vanificare gli sforzi se prima di partire non si è costruita, almeno sulla carta, e vagliata la strada da seguire.
Si tratta sicuramente di investire parte del proprio tempo nello studiare le normative e le prassi relative a nuovi servizi, nello sperimentare modalità comunicative nuove, nel testare nuovi strumenti tecnologici per facilitare il cambiamento.
Uno sforzo indispensabile ma altrettanto necessario poiché prima o poi saremo costretti a cambiare il nostro modo di gestire la professione.
Vuoi approfondire questi argomenti? A febbraio 2020 partirà il nuovo ambizioso progetto formativo di MySolution: il Corso Specialistico Consulenza Aziendale: metodologie e strumenti per supportare le aziende nella loro gestione ed evoluzione.
Il percorso è strutturato in 5 moduli da 4 ore e si svolgerà nelle città di Brescia, Como, Milano, Firenze, Trento, Verona e Vicenza.
Una squadra di docenti, altamente specializzati nella materia, ti trasmetterà tutto il know how e le competenze per diventare un Consulente aziendale completo, autonomo e di alto profilo, in grado di fornire nuove soluzioni per la gestione e l'evoluzione dell'impresa.
Sostieni la crescita delle tue aziende clienti e valorizza il tuo profilo professionale!
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Sullo stesso argomento:Competenze e specializzazioni professionali
Quale potrebbe essere l'impatto del cambiamento tecnologico sull'attività del commercialista?
Il cambiamento tecnologico potrebbe ridurre la richiesta di servizi di tenuta contabile e fiscale, spingendo i professionisti a specializzarsi in altri segmenti più redditizi.
Quali sono le nuove aree di business emergenti per i professionisti contabili?
Le nuove aree di business emergenti includono adeguamenti normativi, commercio internazionale, investimenti esteri in Italia, controllo interno ed efficienza organizzativa, gestione della finanza di impresa, e agevolazioni e contributi.
Come potrebbero i professionisti trasformare la loro esperienza nella gestione contabile e fiscale per adattarla alle nuove esigenze di mercato?
I professionisti potrebbero specializzarsi nell'approfondimento e nello studio di nuovi servizi, sperimentare nuove modalità comunicative e testare strumenti tecnologici per facilitare il cambiamento.
In che modo il settore della consulenza aziendale potrebbe evolversi per supportare le aziende nella gestione ed evoluzione?
Il settore della consulenza aziendale potrebbe evolversi attraverso l'acquisizione di nuove competenze e conoscenze specializzate, al fine di fornire nuove soluzioni per la gestione e l'evoluzione dell'impresa.
Quali sono le opportunità per i professionisti contabili nel contesto attuale?
Le opportunità per i professionisti contabili includono la capacità di integrare le vecchie professioni con le nuove, specializzandosi nelle nuove aree strategiche di affari in risposta alle esigenze del mercato.