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ACCERTAMENTO

Risparmiometro e lotta all’evasione fiscale

di Francesco Barone | 9 Ottobre 2019
Risparmiometro e lotta all’evasione fiscale

Dopo il redditometro e lo spesometro ecco il risparmiometro, nuovo strumento di controllo che mira a scoprire i finti nullatenenti e ad individuare il denaro percepito “in nero” mai fatto transitare dal conto corrente bancario. Dopo una sperimentazione sulle partite Iva, da quest’anno la super anagrafe dei conti correnti è estesa anche alle persone fisiche non esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo. La Guardia di Finanza ha effettuato un primo monitoraggio sui dati condivisi dell’Agenzia delle Entrate e ha individuato 156 “sorvegliati speciali”, sottoposti ad attività ispettive.

Sembra opportuno dunque comprendere il funzionamento al fine di evitare errori.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il decreto Monti impone agli operatori finanziari di comunicare all'anagrafe tributaria le movimentazioni finanziarie a partire dal 2012. L'Agenzia delle entrate utilizza il risparmiometro per controllare i risparmi accumulati dai contribuenti e confrontarli con i redditi dichiarati.