Il diritto all’oblio può essere invocato dall’interessato anche per i dati presenti sul web che non siano il nome e il cognome, nel caso in cui essi lo rendano comunque identificabile, anche in via indiretta. È quanto stabilito dal Garante della Privacy con il Provv. del 20 giugno 2019, avente ad oggetto un reclamo presentato da un professionista che aveva invano chiesto, ad uno noto motore di ricerca, la deindicizzazione di una url che faceva riferimento ad una vicenda giudiziaria non più attuale e non aggiornata.
Errore di accesso al sistema, riprova tra qualche minuto
Prova nuovamente ad eseguire l'accessoATTENZIONE: 10 tentativi rimasti prima di bloccare l'account.
Se non ricordi la password clicca qui
Operazione riuscita correttamente
Si è verificato un errore, riprova più tardi
Funzionalità non abilitata per utenti Demo
La funzione di ricerca è disponibile solo per gli utenti abbonati