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DICHIARAZIONI

Modello Redditi “tardivo” e “omesso”: gli effetti della proroga al 30 novembre

di Pasquale Pirone | 6 Agosto 2019
Modello Redditi “tardivo” e “omesso”: gli effetti della proroga al 30 novembre

Con lo slittamento del termine di presentazione delle dichiarazioni reddituali dal 30 settembre al 30 novembre, slitta anche il termine entro il quale la dichiarazione è considerata “tardiva” e non omessa. A tale proposito, si ricorda che è tardiva la dichiarazione non presentata entro il termine ordinario, ma entro i 90 giorni successivi. Per contro, è omessa la dichiarazione presentata oltre i 90 giorni. La tardività fa scattare la sanzione di 250 euro, ridotta a 1/10 a titolo di ravvedimento. Laddove, invece, si configuri l’omissione dichiarativa, scatterà la sanzione piena, di cui all’art. 1, comma 1, del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 471, senza possibilità di ravvedimento.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il decreto crescita ha slittato le scadenze per la presentazione delle dichiarazioni fiscali. La tardività comporta una sanzione di 25 euro, mentre l'omissione comporta una sanzione piena senza possibilità di ravvedimento.